Perdere peso sembra a primo acchito facilissimo: basta assumere meno calorie di quelle necessarie all’organismo, mangiare in modo più sano, praticare più attività fisica e la massa grassa dovrebbe ridursi, giusto? Eppure, per la maggior parte delle persone in sovrappeso o addirittura obese, è difficile perdere peso a lungo termine con la sola formula “mangiare di meno, muoversi di più”.
L’obesità, infatti, non è più un’eccezione e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, più della metà degli adulti e quasi un terzo dei bambini in Europa sono in sovrappeso o soffrono di obesità (indice di massa corporea superiore a 30). Nello specifico, negli ultimi 30 anni, il numero dei soggetti in sovrappeso è più che triplicato, portando quindi i medici a parlare di epidemia.
Dieta occidentale: è proprio questa la causa?
Un’alimentazione a base di carne rossa, latticini, cibi lavorati ricchi di dolcificanti e/o sale artificiali, caratterizzata da un basso consumo di frutta, verdura, pesce, legumi e cereali integrali, comporta conseguenze rilevanti. Uno studio condotto nel 2013 ha infatti evidenziato che tale regime alimentare rappresenta un importante fattore di rischio nello sviluppo di malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn. Questo tipo di alimentazione ha rapidamente provocato uno squilibrio nella flora batterica intestinale, causando contemporaneamente una riduzione dello spessore della mucosa intestinale e un conseguente aumento della sua permeabilità (fenomeno noto come leaky gut), favorendo quindi l’insorgenza di infiammazioni a livello intestinale.
In che modo i batteri intestinali aiutano a perdere peso?
I nostri batteri intestinali svolgono un ruolo fondamentale in merito agli alimenti, nello specifico la loro funzione è quella di estrapolare energia da essi. Infatti, sempre più studi scientifici confermano la correlazione tra sovrappeso e composizione del microbiota intestinale, che si diversifica da persona a persona.
Di solito, infatti, il rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes è equilibrato, tuttavia, alcune ricerche hanno evidenziato un predominio significativo dei Firmicutes nelle persone in sovrappeso, con un rapporto quindi sbilanciato tra “batteri che favoriscono l’accumulo di grasso” e “batteri che favoriscono l’eliminazione degli zuccheri”. Questi due ceppi batterici dominano l’intestino per oltre il 90 % e più alta è la percentuale di Firmicutes, maggiore sarà il peso corporeo.
Alcune specie di Firmicutes estraggono calorie persino dalle fibre non digeribili, accumulandole in ulteriori riserve e mettendo così a disposizione più energia del necessario. Il motivo per cui un eccesso di “batteri che favoriscono l’accumulo di grasso” si riflette sulla bilancia è chiaramente evidenziato dagli studi, i quali dimostrano che tali batteri sono attivamente coinvolti nella decomposizione delle fibre alimentari non digeribili, utilizzandole per produrre energia. Di conseguenza, coloro che nell’intestino hanno una prevalenza di Bacteroidetes possono arrivare ad immagazzinare fino al 10 % in più di energia, pari a circa 200-250 calorie in più al giorno. Il tutto si può tradurre in un aumento di peso fino a circa 10 kg in un anno.
Al contrario, le persone normopeso dispongono di una maggiore percentuale di Bacteroidetes, i quali sono in grado di espellere attivamente dall’intestino gli zuccheri non necessari. Ciò può essere chiaramente dimostrato confrontando il valore energetico residuo nelle feci di soggetti normopeso e di soggetti sovrappeso. Infatti, il contenuto calorico presente nelle feci delle persone normopeso è significativamente superiore rispetto a quello delle persone in sovrappeso.
Durante uno studio condotto da un gruppo di scienziati dell’Istituto tedesco di ricerca sulla nutrizione umana (DIfE) a Potsdam, è stato scoperto un batterio, chiamato Clostridium ramosum, il quale induce le cellule intestinali dei topi a rilasciare una maggiore quantità di serotonina. La serotonina è un neurotrasmettitore che facilita l’assorbimento dei grassi attraverso l’intestino, accelerando quindi l’accumulo di depositi adiposi.
Probiotici a favore di un intestino in equilibrio
I nostri batteri intestinali reagiscono molto rapidamente alle nuove abitudini alimentari: in sole 24 ore, infatti, si verifica un’alterazione nella composizione del microbioma, che prevede un aumento della percentuale di batteri Bacteroidetes. Questo cambiamento positivo, però, può essere definito un successo a tutto tondo, solo grazie al mantenimento a lungo termine del nuovo regime alimentare.
Per prendere quindi coscienza delle proprie abitudini alimentari e valutare se esse sono in linea con i nostri obiettivi e con il nostro benessere generale, è consigliabile tenere un diario alimentare. Inoltre, anche l’assunzione di probiotici multispecie, contenenti ceppi batterici, appositamente selezionati, può favorire il raggiungimento del nostro aspetto fisico desiderato. Tali batteri, infatti, non solo escludono dall’intestino in modo competitivo i Firmicutes, ma secondo alcuni studi hanno persino dimostrato che la somministrazione di uno speciale probiotico multispecie, a pazienti affetti da diabete di tipo 2, può ridurre la permeabilità intestinale e di conseguenza anche la penetrazione di tossine nell’organismo, riducendo quindi la possibilità che si sviluppino reazioni infiammatorie. Un ulteriore studio ha dimostrato che questo speciale probiotico multispecie può avere un effetto positivo anche per le donne, in post-menopausa che hanno preso peso, con una riduzione della circonferenza vita, della percentuale di grasso e del colesterolo totale e LDL.
Come si può stimolare il metabolismo in modo naturale?
Per rendere ancora più semplice il cambiamento di abitudini alimentari, si può ricorrere al cetriolo amaro, un attivatore naturale del metabolismo. Esso, infatti, è molto apprezzato in Asia grazie alle sostanze vegetali amare, le quali sostengono il tratto gastrointestinale, favoriscono il rilascio di acidi biliari e inibiscono la voglia di dolci. Un valido aiuto per coloro che desiderano assumere meno zucchero!
Nonostante tutti gli aiuti naturali, non esiste purtroppo una “formula magica” per raggiungere l’aspetto fisico desiderato, ma bisogna semplicemente rimanere costanti. Tuttavia, un intestino in equilibrio può rendere questo percorso meno tortuoso.
Quali alimenti influenzano i nostri batteri intestinali?
- Lo zucchero e altri carboidrati “facilmente digeribili” causano un'alterazione del pH nell'intestino, favoriscono la proliferazione di germi putrefattivi, dando origine alla flatulenza.
- Un eccesso di grassi non salutari, come ad esempio, grassi trans e acidi grassi saturi, gioca un ruolo rilevante nello sviluppo delle infiammazioni a livello intestinale.
- Il consumo eccessivo di alcol riduce il numero di batteri intestinali e la loro diversità ed è anche associato ad un aumento delle infiammazioni nell’apparato digerente.
- Gli antibiotici , siano essi contenuti negli alimenti, in particolare nella carne, o somministrati come farmaci, comportano sempre una massiccia riduzione e alterazione della flora intestinale. Ad esempio, paragonando la percentuale di prescrizioni di antibiotici negli Stati Uniti e quella delle persone obese è emerso che il numero di persone in sovrappeso aumenta proporzionalmente all'aumentare delle prescrizioni di antibiotici.
- Gli additivi alimentari hanno un effetto nocivo. Nello specifico gli emulsionanti, ad esempio, contenuti in prodotti da forno e dolciari, margarina, insaccati, ecc., favoriscono lo sviluppo di infiammazioni a livello intestinale, mentre i conservanti possono ridurre la flora batterica.
- Le fibre alimentari , i cosiddetti prebiotici, stimolano in modo mirato la crescita e l'attività dei batteri benefici presenti nel nostro intestino. Tra queste vi sono l'inulina, la pectina e l'oligofruttosio, le quali sono contenute naturalmente in alimenti come la cicoria, la salsefrica nera, il topinambur o la buccia delle mele. In farmacia e online è possibile acquistare prebiotici, scientificamente sviluppati, che favoriscono la proliferazione di batteri intestinali specifici.
Sangue, sudore e lacrime per ottenere il fisico dei sogni, ma la percentuale di massa grassa non diminuisce. Uno dei motivi potrebbe essere un eccesso di “batteri che favoriscono l’accumulo di grasso” nell'intestino. Il seguente test fornisce le prime informazioni per capire se l'intestino è in equilibrio o meno.