Cosa causa lo stress?
Qualsiasi cosa accada, che si tratti di lavoro o scuola, il nostro corpo viene pervaso dall’adrenalina. Maggiore responsabilità in ambito lavorativo, problemi con un superiore, l’inizio o il cambio della scuola, come anche il cambio dell’ora a fine ottobre non ci lasciano indifferenti. L’inverno, in particolare il periodo che precede il Natale, è caratterizzato da ulteriori fattori che causano stress. Ogni fattore a sé non rappresenta un grosso problema, ma se hanno luogo tutti insieme possono diventarlo. Acquistare regali in centri commerciali affollati, vedere i parenti più spesso e il repentino cambio di abitudini alimentari possono mettere a dura prova l’intestino e il nostro sistema nervoso. Inoltre, anche i piccoli malanni di stagione come un semplice raffreddore possono essere fonte di forte stress.
Eustress e distress
Finché lo stress lavorativo, scolastico e della vita privata non diventa una condizione permanente, tutto è in equilibrio e un “po’ d’azione” nella vita fa comunque bene al corpo e allo spirito. Questo tipo di “stress positivo” viene anche chiamato eustress e fa riferimento a tutte quelle situazioni in cui proviamo una piacevole sensazione di agitazione come, ad esempio, prima dell’arrivo di un figlio o l’attesa del giorno del matrimonio. Si parla invece di distress o stress negativo, quando l’organismo non riesce ad adattarsi completamente ai fattori stressogeni. Infatti, se questa situazione persiste per un periodo prolungato può condurre all’esaurimento, avere conseguenze psicologiche e fisiche o aggravare malattie già esistenti. Disturbi della concentrazione e del sonno, mal di testa ed emicrania, burn-out, depressione e malattie cardiovascolari sono solo alcuni esempi. Anche i disturbi gastrointestinali come stitichezza, diarrea, colon irritabile, bruciore di stomaco o gastrite sono strettamente legati allo stress. Inoltre, dato che intestino e cervello comunicano direttamente tramite l’asse “intestino-cervello”, anche una flora intestinale non equilibrata, così come infiammazioni a livello intestinale possono avere delle ripercussioni a livello mentale. Secondo alcuni studi, effettuati sugli animali, potrebbe esserci un legame con le malattie mentali, neurologiche e immunologiche. Le ricerche condotte finora suggeriscono che sia importante seguire una dieta “amica dell’intestino” non solo per questioni di peso, ma anche per prepararsi ai periodi di stress. Cene di Natale, aperitivi, feste aziendali e dolcetti vari non sono di grande aiuto. Un eccesso di cibi ricchi di zuccheri e grassi e di bevande alcoliche, non solo mette in difficoltà i miliardi di batteri intestinali benefici, ma anche il fegato.
Distress e le sue conseguenze
Quando situazioni negative si ripetono quotidianamente e si ripercuotono sul fisico e sulla mente, ormoni come il cortisolo possono essere prodotti nel nostro organismo per ridurre l’infiammazione. Tuttavia, in caso di stress permanente o ricorrente, la produzione di ormoni dello stress, tra cui il cortisolo appunto, si esaurisce. Di conseguenza, l’infiammazione si diffonde e si estende al luogo in cui hanno sede la maggior parte delle nostre difese immunitarie: l’intestino. Queste infiammazioni però non colpiscono il primo strato dell’intestino, ma hanno luogo a livello delle cellule epiteliali. Poiché esse non sono visibili nemmeno durante una colonscopia, si parla di “infiammazioni silenti”. Esse possono essere dannose per l’organismo sotto molti aspetti, ma soprattutto riducono la produzione della serotonina, il cosiddetto ormone della felicità e della melatonina, il cosiddetto ormone del sonno, anche esso prodotto nell’intestino.
Il nostro cervello reagisce molto rapidamente alla mancanza di produzione di questi due ormoni e inizia ad inviare alcuni segnali d’allarme. Inizialmente si verificano malumore e sbalzi d’umore, poi possono verificarsi mancanza di concentrazione, sovraccarico nervoso e infine burn out. Infatti, ognuno di noi reagisce in modo diverso allo stress, sia per il tipo di sintomo o disturbo che si manifesta sia per la percezione di fastidio che ne deriva.
Il resoconto del Centro Svizzero di Ricerca sullo stress dimostra quanto segue:
- Il 66 % delle persone colpite da stress persistente soffre di diversi disturbi, tra i quali mal di testa e mal di schiena sono i più diffusi
- il 52 % soffre di stanchezza persistente
- il 46 % soffre di problemi digestivi
- il 21 % soffre di disturbi del sonno
Le percentuali relative alle persone che soffrono di depressione, di allergie, di disturbi d’ansia e di episodi di rabbia sono più ridotte.
Intestino e pelle sensibile
Il fegato è un organo metabolico e svolge importanti compiti di disintossicazione. Se l’intestino e il fegato non funzionano bene, le vitamine, i minerali e gli oligoelementi non possono essere assorbiti correttamente e le sostanze nocive non vengono espulse in modo efficiente. Gli agenti patogeni possono penetrare indisturbati nell’organismo, soprattutto se i batteri intestinali “buoni” sono già stati decimati dalla terapia antibiotica. In questo caso gli effetti si possono ripercuotere sulla pelle attraverso l’insorgere di brufoli, acne o altri disturbi. Durante la stagione invernale, l’epidermide e soprattutto le mucose interne si raffreddano e si seccano più facilmente a causa del freddo e della perdita di idratazione. Il risultato sono delle microfratture che rappresentano una porta d’ingresso per batteri, virus, funghi patogeni e per gli allergeni (attenzione: anche gli ingredienti chimici dei prodotti per la cura della pelle appartengono a questi ultimi! ). In caso di alterazione della flora batterica, l’assunzione di ceppi probiotici e speciali sostanze essenziali che reintegrano la mucosa intestinale è in grado di ripristinare l’equilibrio nella flora batterica. Inoltre, anche speciali trattamenti e cosmetici possono rafforzare la sensibile barriera epiteliale.
Conclusione: un approccio consapevole verso intestino, fegato e pelle è il modo più efficace per evitare l’insorgere di alcuni disturbi. Inoltre, la giusta combinazione di probiotici e sostanze essenziali può favorire questo processo. Infine, pause più frequenti, attività all’aperto per attivare la circolazione e brevi momenti di relax mentale dovrebbero aiutare a contrastare l’insorgere dello stress.
