In medicina, le coliche dei primi 3 mesi vengono definite come un disturbo della regolazione. Solitamente iniziano intorno alla seconda settimana di vita, raggiungono l’apice intorno alla sesta settimana e si attenuano verso la fine del terzo mese di vita del bambino. In alcuni casi, tuttavia, possono perdurare per i primi sei mesi.
Come si riconoscono i disturbi della regolazione?
Perché i bambini soffrono spesso di meteorismo?
Durante la digestione i batteri che vivono nell’intestino producono gas. Tra questi il metano, l’anidride carbonica, l’idrogeno, l’azoto e l’ossigeno. In piccole quantità questi gas non sono assolutamente pericolosi per l’uomo. Nel caso peggiore vengono espulsi e l’equilibrio del tratto gastro-intestinale viene così ripristinato. Nei bambini questo procedimento è più complesso. L’intestino del neonato non è ancora del tutto sviluppato e si deve adattare ad ogni cambiamento. La digestione avviene inizialmente attraverso il cordone ombelicale, poi entra in gioco il latte materno, successivamente arrivano le pappe e infine il cibo solido. Questi passaggi possono sopraffare i batteri intestinali nell’intestino e causare la produzione di più gas rispetto al normale. La formazione di gas dà origine a sintomi tipici come brontolio, pizzicore e rumori vari. Nei primi tre o cinque mesi di vita, il meteorismo dovuto al fatto che l’apparato gastro-intestinale non è del tutto sviluppato è un disturbo frequente.
Cosa può aiutare contro i disturbi della regolazione?
Durante le coliche dei primi tre mesi sembra che niente e nessuno possa calmare il bambino. Parole dolci, coccole e tenerlo in braccio aiutano solo per breve tempo. Generalmente è sempre meglio rivolgersi ad un medico per capirne le cause. Inoltre, una routine quotidiana molto regolare è molto importante come anche l’atmosfera in cui si allatta il neonato. Fate in modo di allattare il bambino in un ambiente rilassato, in quanto una respirazione irregolare mentre beve il latte, può portare il bambino ad ingerire dell’aria.
Cambiare la posizione in cui si allatta o il semplice contattato fisico possono anche portare dei benefici. Anche un massaggino sulla pancia può calmare il bambino. Inoltre, sostanze vegetali che riducono la flatulenza, come il finocchio, l’anice o il cumino possono anche essere d’aiuto. Il tè al finocchio, ad esempio, si dice che abbia un ottimo effetto contro la flatulenza.
Infine , l’intestino del bambino può essere supportato con speciali batteri probiotici, molto efficaci. Uno studio, in cui i neonati hanno assunto un probiotico nei primi 4 mesi di vita, ha dimostrato che la durata del pianto nei neonati è diminuita in modo significativo. Dei bambini che hanno preso parte allo studio, solo il 4,9 % presentava episodi di pianto eccessivo (disturbi della regolazione), mentre solitamente circa un bambino su tre soffre di questo disturbo. Anche i bambini più inclini ai disturbi della regolazione per predisposizione familiare non sono stati colpiti più frequentemente da pianto eccessivo o da coliche (Hofmann, 2018). Inoltre, se la mamma evita di mangiare alimenti che le possono causare problemi di digestione, potrà contribuire a diminuire il meteorismo nel bambino. Infatti, se la mamma allatta e lei stessa soffre di meteorismo e ad esempio consuma prodotti caseari o contenenti lievito, è molto probabile che anche il neonato soffra dello stesso disturbo. Alimentiamoci secondo il motto: se sto bene io, sta bene anche il mio bambino!
Fonte:
Hofmann, H., (2018). Das Mikrobiom bei Verdauungsbeschwerden in der Schwangerschaft und Säuglingskoliken. Speculum – Zeitschrift für Gynäkologie und Geburtshilfe 2018; 36 (4) (Ausgabe für Österreich), 23-24
Un dolce aiuto dalla natura
Il frutto tropicale per eccellenza è ricco di vitamine, minerali e oligoelementi. Inoltre, contiene l’enzima papaina che agisce come la pepsina. La pepsina è un enzima che svolge un importante ruolo nei processi digestivi. Infine, la papaia, grazie alla sua bassa acidità, viene tollerata molto bene dall’organismo.
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